Sono appena tornata da Palma di Maiorca, ed eccomi a voi. Ho comperato un bell’ananas, come vedete, e un mucchio di peperoni… Ah, se li potessi digerire facilmente, io, me li mangerei ogni giorno i peperoni! Purtroppo oimè…
Ma voi, spero, non avrete problemi… dunque vi passo questa ricetta esagerata di una carissima collega, Rossana Casale. Me la regalò qualche anno fa per il libro “Wilma e contorni” e io la trovo adatta a una cena d’estate, magari in terrazza, a lume di candela. Come accompagnamento, come dice Rossana, del formaggio pecorino oppre una bella mozzarella e un’insalata verde e una di frutta mista per finire. Ciao
La mitica peperonata di Rossana Casale
Dosi per 4 persone. Tempo di preparazione 15 minuti. Tempo di cottura 40 minuti.
Ingredienti:olio d’oliva extravergine; vino bianco per cucinare; due peperoni gialli, due verdi e due rossi; una cipolla; due spicchi d’aglio; radice fresca di zenzero; basilico; mentuccia romana; due etti di pinoli; un ananas.
Dopo aver tagliato a metà i peperoni e averli ben puliti dei semini e dal loro rametto, tagliate gli stessi peperoni a striscette (spesse circa un centimetro). Tagliate poi la cipolla a rondelle fini fini e versate il tutto in una padella grande e un po’ altina aggiungendo gli spicchi d’aglio, lo zenzero grattugiato (non troppo!) e qualche foglia di basilico e mentuccia. Salate e cospargete di olio buono. Versate sopra il tutto mezzo bicchiere di acqua e coprite.
Fate cuocere a fiamma alta fino a far scendere i peperoni e nel contempo aggiungete mezzo bicchiere di vino, poi portate la fiamma a media andatura e ricoprite. Girate ogni tanto controllando che non si asciughi troppo il brodo.
A dieci minuti dalla fine della cottura aggiungete l’ananas a fette e i pinoli. Infine decorate con qualche altra foglia di basilico.
Piccoli consigli: servite la peperonata in un piatto di ceramica bianca e fate trovare sulla tavola un bel pezzo di formaggio di fossa o di pecorino piccante, del buon vino bianco secco freddo e pane di Altamura nero. Come sottofondo meravigliosa è la musica di Capoverde che trovate nella collana della Putumayo. Baci a tutti, Rossana.
Peperoni imbarcati alla panna
Non vi preoccupate dell’accostamento peperoni panna. Vedrete che alla fine avrete preparato un piatto estivo strepitoso. Dividete in due ciascun peperone (uno a testa, a patto che non sia troppo grosso) e ponetelo sulla teglia da forno (foderata con carta da forno e unta d’olio ma non troppo). In una ciotola mettete la panna, circa settanta grammi a testa, olio d’oliva (un cucchiaio a testa), sale e basilico. Amalgamate il tutto con un cucchiaio e versate su ciascun peperone. Il livello della panna nel peperone non dovrà essere eccessivo, altrimenti, cuocendo, quando il peperone si abbasserà, la panna strariperà.
Dopo un’ora di forno a 160° i vostri bei peperoni saranno pronti. La panna, vedrete, sembrerà un formaggio cremoso e squisito.
Serviteli tiepidi, quasi freddi, anche come primo piatto. Sarà un successone, parola di Wilma!
Risotto ai peperoni
Uno dei piatti più belli da vedere che ho cucinato a Telemontecarlo è indubbiamente questo risotto. Lo cucinavo alla parmigiana, su una base di cipolla e burro, sfumavo con il vino, allungavo e portavo a cottura con il brodo. Dopo averlo mantecato con burro e parmigiano procedevo alla colorazione! Dividevo il risotto appena fatto in parti uguali, e in una parte ci incorporavo la polpa frullata di un paio di peperoni rossi, e nell’altra la polpa frullata di un paio di peperoni gialli. Ma non era finita qui. In un grande vassoio facevo incontrare i due risotti, e facevo in modo che sembrasse che il risotto rosso uscisse da un mezzo peperone rosso, e quello giallo da un mezzo peperone giallo. Spero di essermi spiegata bene, ma non ne sono sicura…
Se con i peperoni avete preparato la seconda o la terza ricetta e non quella di Rossana, vi dovrebbe avanzare un ananas, allora… “mettete su” una musica brasiliana e fate come me!!!!