Scheda libro: Morganti Editore, anno 2007. Pagg. 250.
Tredici casi in bilico tra cucina e delitto, e dato che a investigare è Sherlock Holmes e a cucinare è Lucio Nocentini, siamo in buone mani e in buona forchetta! Ci troviamo ovviamente in Baker Street, a Londra, e il primo cadavere in cui incappiamo ha avuto a disposizione solo pochi minuti di tempo e alcune manciate di tè per comunicare il nome del suo assassino. Nel secondo caso, è il tuorlo di un uovo a far capire a Holmes che un parente della sua locataria, la signora Hudson, non è colpevole di omicidio. Il libro si snoda piacevolmente a colpi di delitti alla corte della regina Vittoria (Dio salvi la cucina) e di ricette (La maledizione della crema impazzita). L’autore si prende pure la briga di farcire una gigantesca fritata da guinnes dei primati con un bel cadavere. E quella è meglio che non la cucini nessuno! Godibili anche “Il boccone del prete”, “I delitti della mozzarella in carrozza”, “Christmas Pudding”, “Il mastino dei Sommerville”, “La strana dieta della signora Miller” e “La disgrazia di Mushroom Inn” ma quello che appare di una struggente malinconia è “Dolcetto o scherzetto” dove uno Sherlock Holmes oramai centenario cerca di evocare le anime dei cari defunti inebriandosi degli aromi delle loro ricette preferite, nella notte di Halloween… notte in cui vagano in terra demoni, folletti, spiriti maligni e anime dei defunti, appunto!